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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), I, 25
 
originale
 
[25] Quo audito statim adrepta dextera postliminio me in forum cupidinis reducens: "Et a quo" inquit "istorum nugamenta haec comparasti?" Demonstro seniculum: in angulo sedebat. Quem confestim pro aedilitatis imperio voce asperrima increpans: "Iam iam" inquit "nec amicis quidem nostris vel omnino ullis hospitibus parcitis, quod tam magnis pretiis pisces frivolos indicatis et florem Thessalicae regionis ad instar solitudinis et scopuli edulium caritate deducitis? Sed non impune. Iam enim faxo scias quem ad modum sub meo magisterio mali debeant coerceri", et profusa in medium sportula iubet officialem suum insuper pisces inscendere ac pedibus suis totos obterere. Qua contentus morum severitudine meus Pythias ac mihi ut abirem suadens: "Sufficit mihi, o Luci," inquit "seniculi tanta haec contumelia." His actis consternatus ac prorsus obstupidus ad balneas me refero, prudentis condiscipuli valido consilio et nummis simul privatus et cena, lautusque ad hospitium Milonis ac dehinc cubiculum me reporto.
 
traduzione
 
Subito mi afferr? per un braccio e mi ricondusse al mercato chiedendomi da quale venditore avessi comprato quella porcheria. Gli indicai un vecchietto che se ne stava seduto in un angolo e subito egli, forte della sua autorit? di edile, lo invest? con voce terribile: ?Non avete riguardo ormai n? dei miei amici n? tanto meno dei forestieri, voialtri, se vendete a prezzi cos? alti finanche pesciolini da nulla. Ma per il carovita volete ridurre a un arido deserto, a uno scoglio brullo questa citt? che ? il fiore della Tessaglia? Ma non la passerete liscia. Quanto a te ti far? vedere io, finch? sono in carica, come si puniscono i bricconi!? e, svuotata la sporta per terra, ordin? a una guardia del seguito di montare con i piedi sopra quei pesci e di spiaccicarli. Poi tutto soddisfatto per avermi dato una prova della sua autorit?, il caro Pitia mi consigli? di allontanarmi. ?Mi basta, caro Lucio,? concluse, ?di aver data una bella lezione al nonnino!? Rimasi esterrefatto, addirittura basito e lemme lemme mi avviai verso le terme. Grazie alla bella sparata del mio saggio compagno di studi, io mi ritrovai senza i quattrini e senza cena. Dopo il bagno feci ritorno a casa, da Milone, e mi ritirai in camera mia.
 

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